Pubblichiamo il link al testo integrale dell’introduzuine del Cardinale Matteo Zuppi ai lavori della sessione primaverile del Consiglio Episcopale Permanente
In questa giornata – lo sappiamo – la liturgia offre alla nostra meditazione e preghiera San Giuseppe. Mi pare provvidenziale farci guidare dalla sua figura. Il primo tratto che colpisce è la cura che prende di Maria e del Bambino Gesù. Li ama come richiesto dall’angelo, andando oltre la giustizia e superando il comprensibile timore. Nell’incertezza, spesso faticosa, per molti terribile, dei passi del nostro vagare – comunque sempre contati da Dio – ascoltare e mettere in pratica la Parola permette di trovare il cammino, di scegliere la direzione, di prendersi cura degli altri, di vedere con gli occhi della fede le messi che già biondeggiano anche se mancano cinque mesi alla mietitura. San Giuseppe ci ricorda che siamo custoditi e dobbiamo custodire, specialmente nei momenti di crisi, nelle pandemie scatenate dal male. In esse ci scopriamo tutti vulnerabili e pellegrini su questa terra. Giuseppe assume la responsabilità paterna: non è un consulente che presta la sua opera senza assumersi responsabilità. Custodire è far crescere Gesù, proteggerlo perché si riveli. Giuseppe non lo lega a sé, non lo possiede: lo custodisce perché ascolta e ama.
Card. Zuppi: è tempo di scelte coraggiose – Chiesacattolica.it