Il mondo sta già assistendo alle conseguenze dei cambiamenti climatici causati dall’uomo, tra cui temperature più calde, innalzamento del livello del mare e tempeste più frequenti e gravi. Ciò che è più difficile vedere sono gli effetti del cambiamento climatico sulla diffusione delle malattie: sulla zanzara che trasporta un virus o sui batteri patogeni presenti su un frutto.
Un numero crescente di studi dimostra il legame tra il cambiamento climatico e la crescente minaccia di malattie zoonotiche, ovvero trasmesse dagli animali all’uomo.
Nel sud-est asiatico, i casi di febbre dengue sono aumentati a causa dell’allungamento delle stagioni delle piogge e delle inondazioni più frequenti e gravi che permettono alle zanzare di prosperare. Il riscaldamento delle temperature in Nord America sta ampliando il raggio d’azione delle zecche portatrici della malattia di Lyme. Stanno anche creando condizioni migliori per i pipistrelli e altri ospiti sospetti di Ebola in Africa centrale. E in Sud America si teme che l’aumento della variabilità delle precipitazioni possa far aumentare i casi di malattie da hantavirus trasmesse dai roditori.
Ma gli esperti dicono che il mondo non è preparato ad affrontare le epidemie causate dal clima. E come per altre conseguenze del cambiamento climatico, i Paesi poveri soffriranno molto di più. Prevenire la prossima emergenza sanitaria globale è però possibile, se i governi e le istituzioni internazionali si attivano.