COP27. Guerra, fame e climate change. L’impatto su Medio Oriente e Nord Africa (WFP)

Nel 2022 i prezzi dei prodotti alimentari a livello mondiale hanno subito un’impennata. I risultati ottenuti nel perseguimento della “fame zero” entro il 2030 sono stati in molti casi invertiti nella regione del Medio Oriente e del Nord Africa (MENA), dove la fame e la povertà continuano ad aumentare. Uno dei motivi principali è il conflitto. L’effetto a catena della guerra in Ucraina ha creato scompiglio nel flusso di assistenza umanitaria.

Paesi come lo Yemen dipendono fortemente dall’importazione di alimenti come grano e olio dall’area del Mar Nero. L’impennata dei prezzi, che ha colpito anche i fertilizzanti, ha reso l’alimentazione di base fuori dalla portata di milioni di persone. È in questo contesto che i leader mondiali sono riuniti a Sharm el-Sheikh per la COP27: oltre ai conflitti, la crisi climatica rimane un fattore determinante della fame.

COP27: How WFP is responding to the climate crisis in the Middle East and North Africa | World Food Programme – Reem Nada

Marco Emanuele
Marco Emanuele è appassionato di cultura della complessità, cultura della tecnologia e relazioni internazionali. Approfondisce il pensiero di Hannah Arendt, Edgar Morin, Raimon Panikkar. Marco ha insegnato Evoluzione della Democrazia e Totalitarismi, è l’editor di The Global Eye e scrive per The Science of Where Magazine. Marco Emanuele is passionate about complexity culture, technology culture and international relations. He delves into the thought of Hannah Arendt, Edgar Morin, Raimon Panikkar. He has taught Evolution of Democracy and Totalitarianisms. Marco is editor of The Global Eye and writes for The Science of Where Magazine.

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