ASIA MERIDIONALE
N. Sathiya Moorthy (ORF) scrive della cooperazione in progress, e molto promettente, tra i Paesi dell’Asia meridionale, India in testa. L’India, le Maldive, lo Sri Lanka e le Mauritius sono già membri del “Colombo Security Conclave”, istituito nel 2020, con il Bangladesh e le Seychelles come “osservatori”. Attualmente, i vicini dell’Oceano si stanno concentrando su aree di sicurezza non tradizionali, come l’ambiente, e anche su problemi di nuova generazione, come la sicurezza informatica, con l’aspettativa di passare a una vera e propria cooperazione in materia di sicurezza e difesa (1)
CINA
Jiao Wang (East Asia Forum) descrive l’evoluzione del settore finanziario cinese. Il 16 marzo 2023 Pechino ha pubblicato un piano ufficiale di riforma delle istituzioni del Partito e dello Stato che comprende la riforma e la ristrutturazione del quadro normativo finanziario. Verrà istituita una commissione centrale per le finanze che progetterà, coordinerà e supervisionerà gli sforzi del Paese per raggiungere la stabilità finanziaria e lo sviluppo. Pechino intende rafforzare la propria autorità su un settore finanziario che negli ultimi anni è diventato fonte di turbolenze. Verrà inoltre istituito un nuovo organismo di regolamentazione nazionale, il National Bureau of Financial Regulation (2)
Economist Intelligence Unit riporta che Sinopec, società governativa cinese, ha acquisito una partecipazione nel progetto di espansione del gas naturale liquefatto di QatarEnergy nella riserva di North Field: si tratta del primo interesse azionario cinese nella produzione di gas dello Stato del Golfo (3)
CISGIORDANIA
Hadani Ditmars (Middle East Institute) racconta che il Teatro della Libertà, con sede nel campo profughi di Jenin nel nord della Cisgiordania, invaso ancora una volta dalle Forze di Difesa Israeliane la scorsa settimana, è un crogiolo dell’esperienza palestinese. Contro la povertà, l’occupazione, l’estremismo religioso e, più recentemente, i bombardamenti aerei, il teatro sopravvive miracolosamente (4)
EUROPA
Melinda Rankin (Lowy The Interpreter) scrive dell’approvazione, il mese scorso al Parlamento europeo, di una bozza di legge dell’Unione europea sull’intelligenza artificiale. Rankin sostiene che tale progetto di legge rappresenti probabilmente il passo più deciso verso la regolamentazione dell’IA nel mondo. La legge definitiva dovrebbe essere approvata nel corso dell’anno, con conseguenze di vasta portata per gli standard normativi internazionali (5)
EUROPA – AZERBAIGIAN
Economist Intelligence Unit riporta che le esportazioni di gas dell’Azerbaigian verso l’UE sono aumentate significativamente dal 2021. Nel mantenere l’impegno dell’Azerbaigian, tuttavia, vi sono problemi causati dalla capacità delle infrastrutture e dall’aumento dei consumi interni. Le importazioni russe hanno permesso all’Azerbaigian di aumentare leggermente le forniture all’UE, ma questo accordo non è sostenibile nel lungo periodo. Saranno necessari investimenti per migliorare l’infrastruttura del gas dell’Azerbaigian e aumentare la produzione, ben considerando che l’UE favorisce le energie rinnovabili e maggiori volumi di gas naturale liquefatto (6)
INDIA
Anit Mukherjee, Rajeswari (Raji) Pillai Rajagopalan e Nishant Rajeev (ORF) scrivono dell’evoluzione delle politiche di difesa dell’India, dopo la visita di Modi a Washington: gli Autori notano come la partnership di difesa tra India e Stati Uniti sia un elemento fondamentale di uno sforzo molto più ampio di Modi per bilanciare la Cina, sia all’interno che all’esterno (7)
INDIA – BANGLADESH – GIAPPONE
Pratnashree Basu e Sohini Bose (ORF) analizzano la cooperazione trilaterale tra India, Bangladesh e Giappone. Alcuni obiettivi condivisi tra i tre Paesi sono: promuovere una regione indo-pacifica libera e aperta; sviluppare collegamenti infrastrutturali funzionali in tutta la regione; affrontare sfide comuni come il terrorismo, il cambiamento climatico e i disastri naturali. Al centro del partenariato trilaterale c’è la volontà di creare un polo industriale in Bangladesh e di realizzare il potenziale della regione nordorientale dell’India, priva di sbocchi sul mare e fondamentale per espandere la connettività multimodale nella regione dell’Asia meridionale e sudorientale (8)
INDIA – FRANCIA
Shairee Malhotra (ORF) sottolinea, in occasione della visita di Modi a Parigi, la partnership crescente tra India e Francia. Si tratta di una cooperazione multisettoriale: nei settori della difesa, del cambiamento climatico, della transizione energetica, della cooperazione spaziale, della blue economy, del multilateralismo e dell’antiterrorismo (9)
Harsh V. Pant e Thibault Fournol (ORF) sottolineano come la visita di Modi a Parigi abbia riaffermato la centralità dell’India nell’immaginario strategico francese dell’Indo-Pacifico. L’adesione di Delhi e Parigi al concetto di Indo-Pacifico costituisce il pilastro della cooperazione tra i due Paesi (10)
ISRAELE – MEDIO ORIENTE – MEDITERRANEO
Un paper a cura di Nimrod Goren, Ofir Winter e Maya Negev (Middle East Institute) approfondisce l’importanza della cooperazione ambientale regionale in Medio Oriente e nel Mediterraneo, esamina la portata di tale cooperazione tra Israele e i suoi vicini ed evidenzia le opportunità, gli ostacoli e le raccomandazioni per un maggiore coordinamento e un’azione congiunta, compreso il ruolo che gli Stati Uniti e l’Europa possono svolgere (11)
Elai Rettig e Benny Spanier (Besa Center) scrivono dell’approvazione, da parte di Israele nel giugno 2023, di Gaza Marine, piccolo giacimento di gas offshore nei pressi di Gaza che porterà benefici sia all’Autorità Palestinese che ad Hamas. Gli Autori si domandano perché l’accordo sia stato approvato dal governo israeliano più di destra fino ad oggi e come si colleghi all’accordo sui confini marittimi del Libano dell’ottobre 2022 (12)
Mohammed Wattad, Zhanyang Liu e Derek Lief (INSS) approfondiscono la scarsa partecipazione degli arabi israeliani alle proteste contro la revisione giudiziaria. Vi è, secondo gli Autori, una complessa interazione di fattori: la distanza geografica; le esperienze storiche di repressione; il sentimento di alienazione; lo scetticismo riguardo all’inclusività della democrazia e i timori per la sicurezza personale. Gli sforzi per l’inclusività, il dialogo e il riconoscimento delle preoccupazioni specifiche dei cittadini arabi sono essenziali per costruire un sistema democratico più rappresentativo e inclusivo in Israele (13)
ISRAELE – PALESTINA
Nimrod Goren (Middle East Institute) sottolinea che gli Stati Uniti dovrebbero impegnarsi maggiormente per migliorare i rapporti tra Israele e Palestina e per far progredire il processo di pace. Secondo Goren, gli Stati Uniti, insieme agli alleati in Europa e alle Nazioni Unite, dovrebbero guidare il percorso operativo per un nuovo meccanismo internazionale che promuova la pacificazione tra le parti, al posto del defunto Quartetto (14)
MEDIO ORIENTE E GOLFO
Dal Monday Briefing di Middle East Institute (a cura di Brian Katulis, Mohammed Soliman e Yesar Al-Maleki): La visita del Presidente israeliano Herzog a Washington e i quattro punti che incombono sulle relazioni bilaterali (la minaccia alla democrazia israeliana; l’affievolirsi delle prospettive per la soluzione dei due Stati; le potenziali opportunità mancate per l’integrazione e la normalizzazione regionale; la deriva politica sull’Iran); Il coinvolgimento congiunto di Abu Dhabi e Delhi in una serie di iniziative regionali “minilaterali” dimostra un graduale e notevole allineamento istituzionale tra i due Paesi; Il settore petrolifero iracheno soffre dell’esodo delle compagnie petrolifere internazionali e dell’espansione delle imprese statali cinesi disposte ad assecondare i desideri di Baghdad, il cui settore petrolifero è in ritardo (nonostante le dichiarazioni pubbliche affermino il contrario) rispetto a quello dei Paesi del Golfo (15)
MYANMAR
Andrew Selth (Lowy The Interpreter), a partire dalla visita del ministro degli Esteri uscente della Thailandia Don Pramudwinai a Aung San Suu Kyi, sostiene che la leader non può ancora essere esclusa dai giochi di potere che si stanno consumando in Myanmar e dintorni (16)
QUAD – PACIFICO
Edward Cavanough (Lowy The Interpreter) sottolinea l’importanza di un approccio pragmatico del Quad nei Paesi del Pacifico, prendendo in considerazione l’istituzione di un diffuso Programma di elettrificazione (17)
SIRIA
Charles Lister (Middle East Institute) scrive che l’ambasciatore siriano presso le Nazioni Unite Bassam Sabbagh ha annunciato il 13 luglio che è stata presa la “decisione” di “concedere” alle Nazioni Unite il “permesso” di fornire aiuti umanitari alla Siria nord-occidentale attraverso il valico di Bab al-Hawa “per un periodo di sei mesi”, a condizione che la consegna degli aiuti avvenga “in piena cooperazione e coordinamento con il governo siriano”. Sabbagh ha aggiunto che “la distribuzione degli aiuti” dovrà essere coordinata dalla Croce Rossa e dalla Mezzaluna Rossa Araba Siriana, organismi le cui operazioni in Siria hanno sede a Damasco e la cui capacità di operare è strettamente controllata dal regime di Bashar al-Assad (18)
THAILANDIA
Petra Alderman (ASPI The Strategist) descrive la difficile situazione politica in Thailandia. La realtà antidemocratica della politica del Paese si è resa evidente durante la prima sessione congiunta del Parlamento il 13 luglio. Il leader del partito progressista e filodemocratico Move Forward, Pita Limjaroenrat, è stato bloccato dal Senato nominato dalla giunta per diventare il 30° primo ministro del Paese (19)
UK – AUSTRALIA – RUSSIA – CINA
Euan Graham (ASPI The Strategist) evidenzia come il percorso per l’acquisizione di sottomarini a propulsione nucleare da parte dell’Australia, nell’ambito del primo pilastro del partenariato AUKUS, assegni un ruolo di primo piano al Regno Unito. L’impegno di Londra a schierare un sottomarino nucleare d’attacco nell’Australia occidentale, a partire dal 2027 circa, ha implicazioni potenzialmente importanti per il Regno Unito, compresa la sua posizione di deterrenza complessiva (20)
USA – MESSICO
Brian Finucane (Crisis Group) scrive della tentazione di parte della politica americana di esercitare azioni di forza contro i cartelli della droga messicani. Si tratta di un atteggiamento molto rischioso. Il problema è reale: il flusso di droga negli Stati Uniti – in particolare il potente oppioide sintetico fentanyl – è un tema molto sensibile. Tra il 2016 e il 2021, le overdose causate da questa droga negli Stati Uniti sono più che triplicate. Solo nel 2022, circa 83.000 persone negli Stati Uniti sono morte per overdose da oppioidi (21)
SOSTENIBILITA’ SISTEMICA
Secondo Economist Intelligence Unit, l’Asia – date le potenzialità offerte – sarà la regione a più rapida crescita del mondo per gran parte degli anni 2020. Di conseguenza, ci si aspetta che le multinazionali non si ritirino dalla regione, anche se le ansie geopolitiche (per la diversificazione della catena di approvvigionamento) si intensificano (22)
P S Raghavan (VIF) scrive della politica esteri degli Stati nell’era di un mondo in disordine. Raghavan conclude la sua analisi affermando che il metro di giudizio pertinente è l’avanzamento degli obiettivi nazionali in un mondo incerto (23)
Arpita Anant (VIF) svolge una riflessione sulla riforma della Banca Mondiale, nel quadro più ampio delle banche multilaterali di sviluppo, con particolare attenzione ai cambiamenti climatici. Anant sottolinea che Banca Mondiale ha istituito, nel 2022, SCALE (Scaling Climate Action by Lowering Emissions), fondo fiduciario che fornirà prestiti agevolati ai Paesi clienti a fronte di riduzioni verificate delle emissioni (24)
David Lubin (Chatham House) analizza il calo del commercio a livello globale e ricorda che l’Organizzazione Mondiale del Commercio ritiene che il calo sarà ancora una volta inferiore alla crescita del PIL nel 2023: fenomeni come aumento del protezionismo, tensioni geopolitiche e localizzazione delle catene di approvvigionamento potrebbero confermare la tendenza in futuro (25)
Un report di T20 affronta il tema della cooperazione internazionale per l’uso sostenibile degli oceani. Molto sensibile è il tema dell’estrazione dai fondali profondi: anche la conservazione della biodiversità è fondamentale e l’estrazione in acque profonde può avere effetti ecologici estesi sugli ecosistemi delle acque medie profonde, che sono essenziali per l’esportazione di carbonio, la rigenerazione dei nutrienti e la dispersione delle larve. Le raccomandazioni per il G20 includono il rafforzamento delle loro capacità e l’assistenza agli Stati non appartenenti al G20 nella valutazione completa dei rischi associati all’estrazione in acque profonde (26)
Irina Patrahau e Lucia van Geuns, in un paper per The Hague Centre for Strategic Studies, analizzano l’influenza degli sviluppi geopolitici ed economici sui mercati petroliferi globali nel breve (2-3 anni) e nel lungo periodo (10-15 anni). Il distacco dell’Europa dalla Russia a seguito della guerra in Ucraina ha accelerato la competizione strategica globale, la formazione di blocchi e il protezionismo nei settori strategici. L’allontanamento dalla cooperazione multilaterale e dalle relazioni commerciali aperte verso politiche isolazioniste si riflette sui mercati energetici (27)
English version
SOUTH ASIA
N. Sathiya Moorthy (ORF) writes about the in-progress, and very promising, cooperation between South Asian countries, India in the lead. India, the Maldives, Sri Lanka and Mauritius are already members of the ‘Colombo Security Conclave’, established in 2020, with Bangladesh and the Seychelles as ‘observers’. Currently, the Ocean neighbours are focusing on non-traditional security areas, such as the environment, and also on new-generation issues, such as cyber security, with the expectation of moving towards full-fledged security and defence cooperation (1)
CHINA
Jiao Wang (East Asia Forum) describes the evolution of China’s financial sector. On 16 March 2023, Beijing published an official reform plan for Party and State institutions that includes the reform and restructuring of the financial regulatory framework. A Central Finance Commission will be established to plan, coordinate and supervise the country’s efforts to achieve financial stability and development. Beijing intends to strengthen its authority over a financial sector that has become a source of turbulence in recent years. A new national regulatory body, the National Bureau of Financial Regulation, will also be established (2)
Economist Intelligence Unit reports that Sinopec, a Chinese government company, has acquired a stake in QatarEnergy’s liquefied natural gas expansion project in the North Field reserve: this is China’s first shareholding interest in the Gulf state’s gas production (3)
WEST BANK
Hadani Ditmars (Middle East Institute) reports that the Freedom Theatre, based in the Jenin refugee camp in the northern West Bank, invaded once again by the Israeli Defence Forces last week, is a melting pot of the Palestinian experience. Against poverty, occupation, religious extremism and, more recently, aerial bombardment, the theatre miraculously survives (4)
EUROPE
Melinda Rankin (Lowy The Interpreter) writes about the approval last month in the European Parliament of an EU draft law on artificial intelligence. Rankin argues that this draft law probably represents the most decisive step towards regulating AI in the world. The final law is expected to be passed later this year, with far-reaching consequences for international regulatory standards (5)
EUROPE – AZERBAIJAN
Economist Intelligence Unit reports that Azerbaijan’s gas exports to the EU have increased significantly since 2021. In maintaining Azerbaijan’s commitment, however, there are problems caused by infrastructure capacity and increased domestic consumption. Russian imports have allowed Azerbaijan to slightly increase supplies to the EU, but this arrangement is not sustainable in the long run. Investments will be needed to improve Azerbaijan’s gas infrastructure and increase production, well considering that the EU favours renewable energy and higher volumes of liquefied natural gas (6)
INDIA
Anit Mukherjee, Rajeswari (Raji) Pillai Rajagopalan and Nishant Rajeev (ORF) write about the evolution of India’s defence policies after Modi’s visit to Washington: the authors note how the defence partnership between India and the US is a key element of a much broader effort by Modi to balance China, both internally and externally (7)
INDIA – BANGLADESH – JAPAN
Pratnashree Basu and Sohini Bose (ORF) analyse the trilateral cooperation between India, Bangladesh and Japan. Some shared goals between the three countries are to promote a free and open Indo-Pacific region; to develop functional infrastructure links across the region; and to address common challenges such as terrorism, climate change and natural disasters. At the heart of the trilateral partnership is the desire to create an industrial hub in Bangladesh and realise the potential of India’s landlocked north-eastern region, which is crucial for expanding multimodal connectivity in the South and South-East Asian region (8)
INDIA – FRANCE
Shairee Malhotra (ORF) highlights the growing partnership between India and France during Modi’s visit to Paris. It is a multi-sectoral cooperation: in the fields of defence, climate change, energy transition, space cooperation, blue economy, multilateralism and counter-terrorism (9)
Harsh V. Pant and Thibault Fournol (ORF) point out that Modi’s visit to Paris has reaffirmed India’s centrality in the French strategic imagination of the Indo-Pacific. The adhesion of Delhi and Paris to the Indo-Pacific concept constitutes the pillar of cooperation between the two countries (10)
ISRAEL – MIDDLE EAST – MEDITERRANEAN
A paper by Nimrod Goren, Ofir Winter, and Maya Negev (Middle East Institute) explores the importance of regional environmental cooperation in the Middle East and the Mediterranean, examines the scope of such cooperation between Israel and its neighbours, and highlights opportunities, obstacles, and recommendations for greater coordination and joint action, including the role that the United States and Europe can play (11)
Elai Rettig and Benny Spanier (Besa Center) write about Israel’s approval in June 2023 of Gaza Marine, a small offshore gas field near Gaza that will benefit both the Palestinian Authority and Hamas. The authors question why the deal was approved by the most right-wing Israeli government to date and how it relates to Lebanon’s October 2022 maritime border agreement (12)
Mohammed Wattad, Zhanyang Liu and Derek Lief (INSS) elaborate on the low participation of Israeli Arabs in the protests against the judicial review. There is, according to the authors, a complex interplay of factors: geographical distance; historical experiences of repression; feelings of alienation; scepticism about the inclusiveness of democracy; and fears for personal safety. Efforts at inclusivity, dialogue and recognition of the specific concerns of Arab citizens are essential to building a more representative and inclusive democratic system in Israel (13)
ISRAEL – PALESTINE
Nimrod Goren (Middle East Institute) emphasises that the US should do more to improve relations between Israel and the Palestinians and move the peace process forward. According to Goren, the United States, together with its allies in Europe and the United Nations, should lead the way for a new international mechanism to promote peace between the parties, instead of the defunct Quartet (14)
MIDDLE EAST AND GULF
From the Middle East Institute Monday Briefing (by Brian Katulis, Mohammed Soliman and Yesar Al-Maleki): Israeli President Herzog’s visit to Washington and the four issues looming over bilateral relations (the threat to Israeli democracy; fading prospects for the two-state solution; potential missed opportunities for regional integration and normalisation; political drift on Iran); The joint involvement of Abu Dhabi and Delhi in a series of regional ‘mini-lateral’ initiatives demonstrates a gradual and remarkable institutional alignment between the two countries; The Iraqi oil sector suffers from the exodus of international oil companies and the expansion of Chinese state-owned enterprises willing to pander to Baghdad’s wishes, whose oil sector lags behind (despite public statements to the contrary) that of the Gulf countries (15)
MYANMAR
Andrew Selth (Lowy The Interpreter), starting with the visit of Thailand’s outgoing Foreign Minister Don Pramudwinai to Aung San Suu Kyi, argues that the leader cannot yet be excluded from the power games taking place in and around Myanmar (16)
QUAD – PACIFIC
Edward Cavanough (Lowy The Interpreter) emphasises the importance of a pragmatic Quad approach in the Pacific countries, considering the establishment of a widespread Electrification Programme (17)
SYRIA
Charles Lister (Middle East Institute) writes that Syrian Ambassador to the United Nations Bassam Sabbagh announced on 13 July that a “decision” had been made to “grant” the UN “permission” to deliver humanitarian aid to northwestern Syria through the Bab al-Hawa crossing “for a period of six months”, provided that the delivery of the aid takes place “in full cooperation and coordination with the Syrian government”. Sabbagh added that ‘the distribution of aid’ should be coordinated by the Syrian Arab Red Cross and Red Crescent, bodies whose operations in Syria are based in Damascus and whose ability to operate is strictly controlled by the regime of Bashar al-Assad (18)
THAILAND
Petra Alderman (ASPI The Strategist) describes the difficult political situation in Thailand. The undemocratic reality of the country’s politics became evident during the first joint session of parliament on 13 July. The leader of the progressive, pro-democracy Move Forward party, Pita Limjaroenrat, was blocked by the Senate appointed junta from becoming the country’s 30th Prime Minister (19)
UK – AUSTRALIA – RUSSIA – CHINA
Euan Graham (ASPI The Strategist) points out how the pathway for Australia’s acquisition of nuclear-powered submarines, under the first pillar of the AUKUS partnership, assigns a leading role to the UK. London’s commitment to deploy a nuclear attack submarine in Western Australia, starting around 2027, has potentially important implications for the UK, including its overall deterrence posture (20)
USA – MEXICO
Brian Finucane (Crisis Group) writes about the temptation in US policy to exert forceful action against Mexican drug cartels. This is a very risky attitude. The problem is real: the flow of drugs into the US – in particular the powerful synthetic opioid fentanyl – is a very sensitive issue. Between 2016 and 2021, overdoses caused by this drug in the US more than tripled. In 2022 alone, some 83,000 people in the US died of opioid overdoses (21)
SYSTEMIC SUSTAINABILITY
According to the Economist Intelligence Unit, Asia – given its potential – will be the fastest growing region in the world for much of the 2020s. Consequently, multinationals are not expected to withdraw from the region, even as geopolitical anxieties (over supply chain diversification) intensify (22)
P S Raghavan (VIF) writes about the foreign policy of states in the era of a world in disarray. Raghavan concludes his analysis by stating that the relevant yardstick is the advancement of national goals in an uncertain world (23)
Arpita Anant (VIF) reflects on the reform of the World Bank, within the broader framework of multilateral development banks, with a focus on climate change. Anant points out that the World Bank has established SCALE (Scaling Climate Action by Lowering Emissions) in 2022, a trust fund that will provide concessional loans to client countries against verified emission reductions (24)
David Lubin (Chatham House) analyses the decline in global trade and points out that the World Trade Organisation estimates that the decline will once again be lower than GDP growth in 2023: phenomena such as increased protectionism, geopolitical tensions and localisation of supply chains could confirm the trend in the future (25)
A T20 report addresses the issue of international cooperation for the sustainable use of the oceans. Very sensitive is the topic of deep-sea extraction: biodiversity conservation is also crucial and deep-sea extraction can have far-reaching ecological effects on deep-water ecosystems, which are essential for carbon export, nutrient regeneration and larval dispersal. Recommendations for the G20 include strengthening their capacities and assisting non-G20 states in fully assessing the risks associated with deepwater extraction (26)
Irina Patrahau and Lucia van Geuns, in a paper for The Hague Centre for Strategic Studies, analyse the influence of geopolitical and economic developments on global oil markets in the short (2-3 years) and long term (10-15 years). Europe’s detachment from Russia following the war in Ukraine has accelerated global strategic competition, bloc formation and protectionism in strategic sectors. The shift away from multilateral cooperation and open trade relations towards isolationist policies is reflected in energy markets (27)
(1) Getting the neighbourhood act together | ORF (orfonline.org)
(2) China’s new financial regulatory framework finds its feet | East Asia Forum
(3) China acquires its first equity stake in Qatari LNG project – Economist Intelligence Unit (eiu.com)
(4) Jenin’s Freedom Theatre rises from the ashes once again | Middle East Institute (mei.edu)
(5) Regulating artificial intelligence: How the EU just got us closer | Lowy Institute
(6) Azerbaijan’s gas exports to the EU face challenges – Economist Intelligence Unit (eiu.com)
(10) Indo-Pacific lies at the core of India-France ties | ORF (orfonline.org)
(12) Why Israel Approved Development of the Gaza Marine Gas Field (besacenter.org)
(13) What Deters the Arab Population from the Protests? | INSS
(16) Has history left Aung San Suu Kyi behind? | Lowy Institute
(17) A Pacific power play could prove the Quad’s relevance | Lowy Institute
(19) Thailand’s tilt at democracy | The Strategist (aspistrategist.org.au)
(21) Dangerous Words: The Risky Rhetoric of U.S. War on Mexican Cartels | Crisis Group
(22) How should companies think about supply-chain shifts? – Economist Intelligence Unit (eiu.com)
(23) Foreign policy in a world between orders | Vivekananda International Foundation (vifindia.org)
(24) World Bank Reforms and Climate Change | Vivekananda International Foundation (vifindia.org)
(27) Oil Markets after the Invasion of Ukraine: Moving towards strategic competition – HCSS