Oleksandr V Danylyuk per RUSI analizza la natura e lo sviluppo del movimento di resistenza ucraino (1)
L’OSINT è decisiva, guardando all’Ucraina, se combinata con le pratiche segrete dell’intelligence. Una riflessione di Dan Lomas per RUSI sull’intelligence di USA e UK (2)
Gonzalo Saiz Erausquin scrive per Euractiv dell’importanza che la Presidenza spagnola dell’UE mantenga le sanzioni contro la Russia (3)
Paul Globe (The Jamestown Foundation) scrive del piano di Mosca di reindirizzare i flussi commerciali che oggi attraversano le regioni meridionali del Kazakistan tra Cina, Kirghizistan, Tagikistan e Uzbekistan, da un lato, e il Mar Caspio, dall’altro (4)
Le elezioni lampo previste per il 9 luglio in Uzbekistan, scrive Nurbek Bekmurzaev (The Jamestown Foundation), vedranno quasi certamente la vittoria del Presidente Mirziyoyev, così estendendo il suo governo almeno fino al 2030. Questi cambiamenti politici hanno implicazioni per la politica interna dell’Uzbekistan e per le dinamiche regionali dell’Asia centrale (5)
Atlantic Council (Franklin D. Kramer, Hans Binnendijk e Christopher Skaluba) propone che, nella prospettiva dell’adesione dell’Ucraina alla NATO, si istituisca a Vilnius un gruppo di alto livello incaricato di fornire una valutazione delle questioni chiave che riguardano la potenziale adesione dell’Ucraina e di presentare al vertice di Washington raccomandazioni specifiche che costituiscano il percorso operativo (6)
Un briefing virtuale di GLOBSEC, in vista del vertice di Vilnius, discute il rafforzamento del fronte orientale della NATO (7)
Catrina Doxsee, Joseph S. Bermudez Jr. e Jennifer Jun (CSIS) scrivono delle attività del gruppo Wagner nella Repubblica Centrafricana. Secondo gli Autori, Wagner ha scambiato servizi paramilitari negli Stati africani con guadagni geopolitici russi, oltre che con l’accesso a risorse naturali lucrative. Nella Repubblica Centrafricana dal 2018, Wagner si è assicurato una serie di concessioni minerarie, soprattutto per oro e diamanti, ed è stato fortemente coinvolto nell’industria del legname (8)
Un rapporto di RUSI (Antonio Giustozzi e Petra Regeni) valuta le attività di propaganda e sui social media dei gruppi jihadisti e dell’estremismo di destra (RWE) e l’impatto della caduta di Kabul sulle loro narrazioni (9)
Shivam Shekhawat (ORF) scrive sull’impatto del calo di produzione di oppio in Afghanistan (10)
In Giappone, l’emendamento alla legge sulle zone speciali per la riforma strutturale ha come obiettivo lo sviluppo dell’agricoltura e l’aumento della produttività agricola. Ne scrive Yusaku Yoshikawa (East Asia Forum). Secondo il censimento dell’agricoltura e delle foreste del 2020, in Giappone l’area media di terreno agricolo per ogni entità agricola è di 3,1 ettari, meno di un quinto della dimensione media di un’ azienda agricola nell’Unione Europea e meno di un sessantesimo rispetto agli Stati Uniti. Il governo si aspetta inoltre che le società facciano un uso efficiente dei terreni agricoli abbandonati che attualmente ammontano a oltre 0,4 milioni di ettari (11)
Un podcast di IISS analizza i fattori di tensione e riconciliazione nelle relazioni bilaterali tra Giappone e Repubblica di Corea (ROK), le sfide convenzionali e quelle emergenti, lo stato della cooperazione bilaterale e trilaterale tra Stati Uniti, Giappone e ROK, le prospettive per implementare il recente riavvicinamento (12)
Saroj Bishoyi (VIF) analizza le politiche indiane per la produzione di semiconduttori. Tra autonomia strategica e ragioni geostrategiche (13)
Nell’ultimo incontro al vertice tra Australia e Indonesia, la firma da parte del governo dell’Australia Occidentale di un accordo sulla cooperazione nel settore minerario con la Camera di Commercio indonesiana è stata posta al centro. Altrettanto importante è il tema della produzione di batterie per veicoli elettrici (nella complementarietà tra il litio australiano e il nichel indonesiano). La prospettiva è da considerare nel quadro dei rapporti di forza tra le economie dei due Paesi (l’Indonesia ha superato l’Australia) (14)
Tianlei Huang (Peterson Institute) analizza la crisi dei governi locali in Cina dovuta al grave crollo immobiliare del 2022. Le entrate dei governi locali in tutto il Paese, derivanti dalla vendita dei diritti d’uso dei terreni e dalla riscossione delle imposte fondiarie, sono scese dal 37% delle entrate fiscali del 2021 al 31% del 2022. Huang sottolinea come le amministrazioni locali abbiano bisogno di fonti di reddito più stabili rispetto alle entrate fondiarie per sostenere la spesa nel lungo periodo (15)
Hosuk Lee-Makiyama (East Asia Forum) scrive sulle conseguenze della politica industriale americana, nuovo consenso di Washington, sull’economia nazionale e all’estero (particolarmente in Asia) (16)
Il nuovo consenso di Washington, secondo David Uren (ASPI The Strategist), crea problemi nei rapporti con l’Australia sul tema del libero commercio globale (17)
Martin Chorzempa (Peterson Institute) nota come i controlli sulle esportazioni di semiconduttori degli Stati Uniti rivolti alla Cina coinvolgano anche alleati come la Corea del Sud. Anche se i controlli non incidono in gran parte sulle vendite di chip in Cina da parte delle aziende coreane, queste ultime sono vulnerabili perché hanno grandi impianti di produzione di chip in territorio cinese. Gli Stati Uniti hanno segnalato che non permetteranno l’introduzione di nuove tecnologie necessarie per aggiornare questi impianti, che rischiano di diventare non competitivi nei prossimi anni. Pur se i controlli hanno creato anche vantaggi per le imprese coreane, Chorzempa sottolinea come trarre vantaggio dalle tensioni tra le superpotenze comporti seri rischi (18)
Yeo Han-koo (Peterson Institute) sottolinea come i Paesi aderenti all’accordo IPEF, promosso dagli Stati Uniti nel 2022, debbano passare all’azione sul secondo pilastro: il rafforzamento della resilienza delle catene di approvvigionamento. La recente decisione della Cina di limitare le esportazioni di gallio e germanio, decisivi per i semiconduttori e altri prodotti ad alta tecnologia, sottolinea l’urgenza di trasformare l’accordo in azioni concrete (19)
Per un futuro di pace in Iraq, nota Shivan Fazil (Middle East Institute), serve un paziente e lungo lavoro di dialogo e di rispetto delle minoranze etniche per preservare lo straordinario mosaico di diversità del Paese (20)
Ali Al-Salim (Middle East Institute) risponde a due domande riguardanti i Paesi del Golfo: perché quelle economie mancano di innovazione? E perché faticano a creare occupazione nel settore privato per i propri cittadini ? (21)
Landry Signé per Brookings sottolinea il problema del digital divide a livello globale. Reso più evidente con la pandemia, i dati sono da considerare strategicamente: secondo l’Autore, nel 2022 2,7 miliardi di persone non avevano accesso a Internet e il 53% del mondo non aveva accesso alla banda larga ad alta velocità. Il rischio è di aggravare gli effetti negativi in termini di inclusione e uguaglianza economica, politica e sociale (22)
Nir Reuven (BESA Center) descrive il passaggio del dominio strategico dal settore della difesa all’ambito civile. Negli anni ’90, a causa di una drastica riduzione dei bilanci della difesa e del flusso di fondi verso applicazioni commerciali guidate da startup e giganti di Internet, il flusso dell’innovazione ha invertito la direzione. Il settore della difesa ha adottato un approccio di “Open Innovation” per sfruttare le nuove tecnologie sviluppate dal settore civile (23)
Mark Leonard (Project-Syndicate, ASPI The Strategist) pone il tema del mondo multipolare e della incapacità delle istituzioni di governo globale tradizionali (di matrice occidentale) a fornire soluzioni cooperative alle sfide di questa fase storica (24)
English version
Oleksandr V Danylyuk for RUSI analyses the nature and development of the Ukrainian resistance movement (1)
OSINT is decisive, looking at Ukraine, when combined with covert intelligence practices. A reflection by Dan Lomas for RUSI on US and UK intelligence (2)
Gonzalo Saiz Erausquin writes for Euractiv about the importance of the Spanish EU Presidency maintaining sanctions against Russia (3)
Paul Globe (The Jamestown Foundation) writes about Moscow’s plan to redirect trade flows that today pass through the southern regions of Kazakhstan between China, Kyrgyzstan, Tajikistan and Uzbekistan on the one hand and the Caspian Sea on the other (4)
The snap elections scheduled for 9 July in Uzbekistan, writes Nurbek Bekmurzaev (The Jamestown Foundation), will almost certainly see President Mirziyoyev win, thus extending his rule until at least 2030. These political changes have implications for Uzbekistan’s domestic politics and the regional dynamics of Central Asia (5)
Atlantic Council (Franklin D. Kramer, Hans Binnendijk and Christopher Skaluba) proposes that, in the run-up to Ukraine’s accession to NATO, a high-level group be set up in Vilnius to provide an assessment of the key issues surrounding Ukraine’s potential membership and to present specific recommendations to the Washington summit to form the operational roadmap (6)
A GLOBSEC virtual briefing ahead of the Vilnius summit discusses the strengthening of NATO’s eastern front (7)
Catrina Doxsee, Joseph S. Bermudez Jr. and Jennifer Jun (CSIS) write about the activities of the Wagner Group in the Central African Republic. According to the authors, Wagner has traded paramilitary services in African states for Russian geopolitical gains, as well as access to lucrative natural resources. In the Central African Republic since 2018, Wagner has secured a number of mining concessions, mainly for gold and diamonds, and has been heavily involved in the timber industry (8)
A report by RUSI (Antonio Giustozzi and Petra Regeni) assesses the propaganda and social media activities of jihadist and right-wing extremist (RWE) groups and the impact of the fall of Kabul on their narratives (9)
Shivam Shekhawat (ORF) writes about the impact of the decline in opium production in Afghanistan (10)
In Japan, the amendment to the Special Zones for Structural Reform Act aims to develop agriculture and increase agricultural productivity. Yusaku Yoshikawa (East Asia Forum) writes about this. According to the 2020 Census of Agriculture and Forestry, the average area of farmland per agricultural entity in Japan is 3.1 hectares, less than one-fifth of the average farm size in the European Union and less than one-sixtieth compared to the United States. The government also expects companies to make efficient use of abandoned farmland, which currently amounts to over 0.4 million hectares (11)
An IISS podcast analyses the factors of tension and reconciliation in bilateral relations between Japan and the Republic of Korea (ROK), conventional and emerging challenges, the status of bilateral and trilateral cooperation between the US, Japan and ROK, and prospects for implementing the recent rapprochement (12)
Saroj Bishoyi (VIF) analyses India’s semiconductor manufacturing policies. Between strategic autonomy and geostrategic reasons (13)
At the last Australia-Indonesia summit meeting, the Western Australian government’s signing of an agreement on mining cooperation with the Indonesian Chamber of Commerce took centre stage. Equally important is the topic of battery production for electric vehicles (in the complementarity of Australian lithium and Indonesian nickel). The perspective is to be seen in the context of the balance of power between the two countries’ economies (Indonesia has overtaken Australia) (14)
Tianlei Huang (Peterson Institute) analyses the crisis of local governments in China due to the severe property collapse in 2022. The revenue of local governments across the country from the sale of land-use rights and the collection of property taxes dropped from 37% of fiscal revenue in 2021 to 31% in 2022. Huang emphasises that local governments need more stable revenue sources than land revenue to sustain spending in the long run (15)
Hosuk Lee-Makiyama (East Asia Forum) writes about the consequences of US industrial policy, Washington’s new consensus, on the domestic economy and abroad (particularly in Asia) (16)
Washington’s new consensus, according to David Uren (ASPI The Strategist), creates problems in relations with Australia on the issue of global free trade (17)
Martin Chorzempa (Peterson Institute) notes how US semiconductor export controls aimed at China also involve allies such as South Korea. Although the controls largely do not affect Korean companies’ sales of chips to China, they are vulnerable because they have large chip production facilities on Chinese soil. The US has signalled that it will not allow the introduction of new technologies needed to upgrade these plants, which risk becoming uncompetitive in the coming years. Although the controls have also created benefits for Korean companies, Chorzempa points out that taking advantage of the tensions between the superpowers carries serious risks (18)
Yeo Han-koo (Peterson Institute) emphasises how the IPEF agreement countries, promoted by the US in 2022, must move to action on the second pillar: strengthening the resilience of supply chains. China’s recent decision to restrict exports of gallium and germanium, crucial for semiconductors and other high-tech products, underlines the urgency of turning the agreement into concrete action (19)
For a future of peace in Iraq, notes Shivan Fazil (Middle East Institute), a patient and long work of dialogue and respect for the ethnic minorities is needed to preserve the extraordinary mosaic of diversity of the Country (20)
Ali Al-Salim (Middle East Institute) answers two questions concerning the Gulf countries: why do those economies lack innovation? And why do they struggle to create private sector employment for their citizens? (21)
Landry Signé for Brookings highlights the problem of the digital divide globally. Made more evident with the pandemic, the data is to be considered strategically: according to the author, 2.7 billion people did not have access to the Internet in 2022 and 53% of the world did not have access to high-speed broadband. The risk is to exacerbate the negative effects in terms of economic, political and social inclusion and equality (22)
Nir Reuven (BESA Centre) describes the shift of the strategic domain from the defence sector to the civil sphere. In the 1990s, due to a drastic reduction in defence budgets and the flow of funds to commercial applications driven by start-ups and Internet giants, the flow of innovation reversed direction. The defence sector has adopted an ‘Open Innovation’ approach to exploit new technologies developed by the civil sector (23)
Mark Leonard (Project-Syndicate, ASPI The Strategist) raises the issue of the multipolar world and the inability of traditional (Western-led) global governance institutions to provide cooperative solutions to the challenges of this historical phase (24)
Version française
Oleksandr V Danylyuk pour RUSI analyse la nature et le développement du mouvement de résistance ukrainien (1)
L’OSINT est décisif, dans le cas de l’Ukraine, lorsqu’il est combiné à des pratiques de renseignement secrètes. Une réflexion de Dan Lomas pour RUSI sur le renseignement américain et britannique (2)
Gonzalo Saiz Erausquin écrit pour Euractiv sur l’importance pour la présidence espagnole de l’UE de maintenir les sanctions contre la Russie (3)
Paul Globe (The Jamestown Foundation) écrit sur le projet de Moscou de réorienter les flux commerciaux qui passent aujourd’hui par les régions méridionales du Kazakhstan entre la Chine, le Kirghizstan, le Tadjikistan et l’Ouzbékistan d’une part, et la mer Caspienne d’autre part (4).
Selon Nurbek Bekmurzaev (The Jamestown Foundation), les élections anticipées prévues pour le 9 juillet en Ouzbékistan verront très certainement la victoire du président Mirziyoyev, ce qui prolongera son règne jusqu’en 2030 au moins. Ces changements politiques ont des répercussions sur la politique intérieure de l’Ouzbékistan et sur la dynamique régionale de l’Asie centrale (5).
Le Conseil atlantique (Franklin D. Kramer, Hans Binnendijk et Christopher Skaluba) propose que, dans la perspective de l’adhésion de l’Ukraine à l’OTAN, un groupe de haut niveau soit mis en place à Vilnius pour fournir une évaluation des questions clés relatives à l’adhésion potentielle de l’Ukraine et pour présenter des recommandations spécifiques au sommet de Washington afin de constituer la feuille de route opérationnelle (6).
Une séance d’information virtuelle de GLOBSEC avant le sommet de Vilnius examine le renforcement du front oriental de l’OTAN (7).
Catrina Doxsee, Joseph S. Bermudez Jr. et Jennifer Jun (CSIS) écrivent sur les activités du groupe Wagner en République centrafricaine. Selon les auteurs, Wagner a échangé des services paramilitaires dans des États africains contre des gains géopolitiques russes, ainsi que l’accès à des ressources naturelles lucratives. En République centrafricaine depuis 2018, Wagner a obtenu un certain nombre de concessions minières, principalement pour l’or et les diamants, et a été fortement impliqué dans l’industrie du bois (8)
Un rapport de RUSI (Antonio Giustozzi et Petra Regeni) évalue les activités de propagande et de médias sociaux des groupes djihadistes et d’extrême droite (RWE) et l’impact de la chute de Kaboul sur leurs récits (9).
Shivam Shekhawat (ORF) écrit sur l’impact du déclin de la production d’opium en Afghanistan (10)
Au Japon, l’amendement à la loi sur les zones spéciales pour la réforme structurelle vise à développer l’agriculture et à augmenter la productivité agricole. Yusaku Yoshikawa (East Asia Forum) écrit à ce sujet. Selon le recensement de l’agriculture et de la sylviculture de 2020, la superficie moyenne des terres agricoles par entité agricole au Japon est de 3,1 hectares, soit moins d’un cinquième de la taille moyenne des exploitations de l’Union européenne et moins d’un soixantième par rapport aux États-Unis. Le gouvernement attend également des entreprises qu’elles utilisent efficacement les terres agricoles abandonnées, qui représentent actuellement plus de 0,4 million d’hectares (11).
Un podcast de l’IISS analyse les facteurs de tension et de réconciliation dans les relations bilatérales entre le Japon et la République de Corée, les défis conventionnels et émergents, l’état de la coopération bilatérale et trilatérale entre les États-Unis, le Japon et la République de Corée, et les perspectives de mise en œuvre du récent rapprochement (12).
Saroj Bishoyi (VIF) analyse les politiques indiennes en matière de fabrication de semi-conducteurs. Entre autonomie stratégique et raisons géostratégiques (13)
Lors du dernier sommet Australie-Indonésie, la signature par le gouvernement d’Australie occidentale d’un accord de coopération minière avec la Chambre de commerce indonésienne a occupé le devant de la scène. Le thème de la production de batteries pour les véhicules électriques (dans la complémentarité du lithium australien et du nickel indonésien) est tout aussi important. La perspective s’inscrit dans le cadre du rapport de force entre les économies des deux pays (l’Indonésie a dépassé l’Australie) (14)
Tianlei Huang (Peterson Institute) analyse la crise des gouvernements locaux en Chine due à l’effondrement sévère de l’immobilier en 2022. Les recettes des gouvernements locaux à travers le pays provenant de la vente des droits d’utilisation des terres et de la collecte des taxes foncières ont chuté de 37 % des recettes fiscales en 2021 à 31 % en 2022. Huang souligne que les gouvernements locaux ont besoin de sources de revenus plus stables que les revenus fonciers pour soutenir les dépenses à long terme (15)
Hosuk Lee-Makiyama (East Asia Forum) écrit sur les conséquences de la politique industrielle américaine, le nouveau consensus de Washington, sur l’économie nationale et à l’étranger (en particulier en Asie) (16)
Le nouveau consensus de Washington, selon David Uren (ASPI The Strategist), crée des problèmes dans les relations avec l’Australie sur la question du libre-échange mondial (17)
Martin Chorzempa (Peterson Institute) note que les contrôles des exportations américaines de semi-conducteurs visant la Chine impliquent également des alliés tels que la Corée du Sud. Bien que ces contrôles n’affectent pas les ventes de puces des entreprises coréennes à la Chine, ces dernières sont vulnérables car elles possèdent d’importantes installations de production de puces sur le sol chinois. Les États-Unis ont fait savoir qu’ils n’autoriseraient pas l’introduction des nouvelles technologies nécessaires à la modernisation de ces usines, qui risquent de devenir non compétitives dans les années à venir. Bien que les contrôles aient également créé des avantages pour les entreprises coréennes, Chorzempa souligne que tirer parti des tensions entre les superpuissances comporte de sérieux risques (18).
Yeo Han-koo (Peterson Institute) souligne que les pays signataires de l’accord IPEF, promu par les États-Unis en 2022, doivent passer à l’action sur le deuxième pilier : le renforcement de la résilience des chaînes d’approvisionnement. La récente décision de la Chine de restreindre les exportations de gallium et de germanium, essentiels pour les semi-conducteurs et d’autres produits de haute technologie, souligne l’urgence de transformer l’accord en action concrète (19).
Pour un avenir de paix en Irak, note Shivan Fazil (Middle East Institute), un patient et long travail de dialogue et de respect des minorités ethniques est nécessaire pour préserver l’extraordinaire mosaïque de diversité du pays (20).
Ali Al-Salim (Middle East Institute) répond à deux questions concernant les pays du Golfe : pourquoi ces économies manquent-elles d’innovation ? Et pourquoi peinent-elles à créer des emplois dans le secteur privé pour leurs citoyens ? (21)
Landry Signé pour Brookings souligne le problème de la fracture numérique au niveau mondial. Selon l’auteur, 2,7 milliards de personnes n’avaient pas accès à Internet en 2022 et 53% du monde n’avait pas accès au haut débit. Le risque est d’exacerber les effets négatifs en termes d’inclusion et d’égalité économique, politique et sociale (22).
Nir Reuven (Centre BESA) décrit le déplacement du domaine stratégique du secteur de la défense vers la sphère civile. Dans les années 1990, en raison d’une réduction drastique des budgets de défense et du flux de fonds vers les applications commerciales conduites par les start-ups et les géants de l’Internet, le flux d’innovation s’est inversé. Le secteur de la défense a adopté une approche d'”innovation ouverte” pour exploiter les nouvelles technologies développées par le secteur civil (23).
Mark Leonard (Project-Syndicate, ASPI The Strategist) soulève la question du monde multipolaire et de l’incapacité des institutions traditionnelles de gouvernance mondiale (dirigées par l’Occident) à fournir des solutions coopératives aux défis de cette phase historique (24).
(2) The Death of Secret Intelligence? Think Again | Royal United Services Institute (rusi.org)
(3) Russia sanctions should remain a priority for Spain’s EU presidency – EURACTIV.com
(4) Moscow Announces End-Run Around Increasingly Hostile Kazakhstan – Jamestown
(5) Uzbekistan’s Snap Presidential Elections Will Seal Its Future Trajectory – Jamestown
(6) Here’s the ‘concrete’ path for Ukraine to join NATO – Atlantic Council
(8) Central African Republic Mine Displays Stakes for Wagner Group’s Future (csis.org)
(10) Understanding the fall in Opium production in Afghanistan | ORF (orfonline.org)
(11) Japan inches toward agricultural reform | East Asia Forum
(12) Japan-ROK relations with Sakata Yasuyo, Mireya Solís and Chung Min Lee (iiss.org)
(13) India’s Semiconductor Strategy | Vivekananda International Foundation (vifindia.org)
(14) Economic diplomacy: Power shifts with Jakarta | Lowy Institute
(15) Local governments in China rely heavily on land revenue | PIIE
(16) US industrial policy the flipside of sanctions | East Asia Forum
(18) How US chip controls on China benefit and cost Korean firms | PIIE
(19) It’s time for IPEF countries to take action on supply chain resilience | PIIE
(20) Addressing challenges to tolerance and religious diversity in Iraq | Middle East Institute (mei.edu)
(22) Fixing the Global Digital Divide and Digital Access Gap | Brookings
(24) Governing a post-Western world | The Strategist (aspistrategist.org.au)