Ricerca per un ‘bussola geostrategica’ – Search for a ‘geostrategic compass’ – Recherche d’une “boussole géostratégique”
Nuove responsabilità
E’ il tempo di percorrere l’oltre che già vive nel nostro presente. La nostra ricerca geostrategica (bussola), camminando nell’incertezza che siamo e in chi diventiamo, è anche un appello: la megacrisi degenerativa e la guerra mondiale a pezzi nelle quali siamo immersi chiamano ciascuno di noi, per ciò che sa e che può fare, a nuove responsabilità.
Molte persone si sono stancate delle contrapposizioni che caratterizzano e inquinano il dibattito pubblico, interno e internazionale, e che inevitabilmente chiedono a ciascuno di schierarsi da una parte o dall’altra, dalla parte degli amici o da quella dei nemici, dalla parte del bene o da quella del male: è come se, nella realtà, le sfide non fossero profondamente interconnesse.
E’ difficile prenderne atto ma è sempre lo stesso uomo a generare realtà e a farla degenerare, a costruire processi storici sempre più dinamici, veloci e radicali e a insistere in un pensiero lineare, fisso e separante. Non ci sono due umanità: una buona che lavora per lo sviluppo e per la pace e un’altra, cattiva, che lavora in senso contrario. Il che, naturalmente, non significa negare il male e non riconoscerlo e affrontarlo per quello che è: un affronto inaccettabile alla dignità di ogni essere umano e alla salvaguardia della ‘casa comune’, la Terra. Pensiamo alla guerra, non solo a quella in Ucraina, distinguendo con chiarezza chi invade da chi è invaso e sottolineando la nostra convinzione che le resistenze vadano aiutate e sostenute anche militarmente. Torneremo su questo tema, specificando fin da ora che consideriamo la guerra come la morte della politica e che, anche in guerra, occorra far lavorare incessantemente e riservatamente le diplomazie, cercando continuamente canali di dialogo.
La ricerca che intendiamo sviluppare e condividere si concentra su un chiaro punto di visione: la sostenibilità politico-strategica del mondo e dei mondi. Intendiamo la parola sostenibilità in senso complesso, non solo limitata ad ambiti specifici: investire sulla sostenibilità significa, anzitutto, immaginare e dare forza a un pensiero che esca dalle secche di un ‘900 ancora presente nella testa di molti e ‘anima’ di molte decisioni strategiche.
E’ particolarmente difficile, e al contempo sfidante, trovare un punto attorno al quale concentrare il nucleo della nostra ricerca. Crediamo, in generale, che occorra superare l’inganno della separazione. Nel mondo in cui siamo, tale per nostra esclusiva scelta e responsabilità, nessuno può pensare di salvarsi da solo o, se si preferisce, di poter fare a meno degli altri. Ci sono momenti nella storia, e tale è quello che stiamo vivendo, nei quali risulta evidente il punto di non ritorno. Oggi, per chi voglia vedere, il tema è chiarissimo: l’uomo ha inventato le possibilità della propria autodistruzione e, al contempo, le possibilità della propria rinascita.
Parlare di sostenibilità significa parlare di rinascita, non ricercando un equilibrio perfetto dei rapporti di potere, impossibile in una realtà complessa e incerta, ma cercando di ricongiungere il più possibile ciò che appare distante e inconciliabile: perché c’è sempre qualcosa che supera i reciproci interessi e che chiama tutti a condividere la responsabilità per il ‘destino planetario’. E’ venuto il tempo, infatti, di ripensare – dall’alto e nel profondo – l’architettura planetaria che abbiamo costruito dopo la fine dell’Unione Sovietica: se, da un lato, abbiamo vissuto decenni di grandi spinte in avanti e di sensibili avanzamenti, dall’altro lato dovremmo guardare con maggiore realismo ai risultati dei tre decenni appena trascorsi. Non tutto, purtroppo, è andato secondo le aspettative, talvolta illusioni, che avevamo al tempo dell’implosione dell’ultimo totalitarismo del ‘900.
Nuove responsabilità ci attendono e sono politiche. Qualunque sia il nostro ruolo sociale, ciascuno di noi ha il compito, a ogni livello, di praticare la mediazione e di maturare la visione. Nessuno può chiamarsi fuori da questo processo di responsabilità, che definiamo ‘reistituente’. La sostenibilità è strada e obiettivo, in una parola è metodo. Questa è la nostra ricerca, metodo-in-cammino: perché le storie sono tornate e i futuri sono già parte del nostro presente.
(english version)
New responsibilities
It is time to walk the beyond that already lives in our present. Our geostrategic research (compass), walking in the uncertainty of who we are and who we become, is also an appeal: the degenerative mega-crisis and the world war in pieces in which we are immersed call each of us, for what we know and can do, to new responsibilities.
Many people have grown tired of the oppositions that characterise and pollute the public debate, both domestic and international, and which inevitably ask everyone to take one side or the other, the side of friends or the side of enemies, the side of good or the side of evil: it is as if, in reality, the challenges are not profoundly interconnected.
It is difficult to take note of this, but it is always the same man who generates reality and makes it degenerate, who builds ever more dynamic, fast and radical historical processes and insists on linear, fixed and separating thinking. There are not two humankind: a good one that works for development and peace and another, bad one, that works in the opposite direction. Which, of course, does not mean denying evil and not recognising and confronting it for what it is: an unacceptable affront to the dignity of every human being and the preservation of the ‘common home’, the Earth. We think about war, not just the war in Ukraine, clearly distinguishing between those who invade and those who are invaded, and emphasising our conviction that resistance must be aided and abetted even militarily. We will return to this theme, specifying from the outset that we consider war to be the death of politics and that, even in war, diplomacies must be made to work unceasingly and confidentially, constantly seeking channels for dialogue.
The research we intend to develop and share focuses on a clear vision point: the political-strategic sustainability of the world and worlds. We mean the word sustainability in a complex sense, not just limited to specific areas: investing in sustainability means, first and foremost, imagining and giving strength to a thought that comes out of the shallows of a 20th century still present in the heads of many and ‘soul’ of many strategic decisions.
It is particularly difficult, and at the same time challenging, to find a point around which to focus the core of our research. We believe, in general, that we need to overcome the deception of separation. In the world in which we are, such by our own choice and responsibility, no one can think of saving oneself or, if we prefer, of being able to do without others. There are times in history, and such is the one we are living, when the point of no return is evident. Today, for those who want to see, the theme is very clear: man has invented the possibilities of his own self-destruction and, at the same time, the possibilities of his own rebirth.
Talking about sustainability means talking about rebirth, not by seeking a perfect balance of power relations, which is impossible in a complex and uncertain reality, but by trying to reunite as much as possible what appears to be distant and irreconcilable: because there is always something that transcends reciprocal interests and that calls everyone to share responsibility for ‘planetary destiny’. The time has come, in fact, to rethink – from above and in depth – the planetary architecture that we have built since the end of the Soviet Union: if, on the one hand, we have experienced decades of great forward thrusts and perceptible advances, on the other hand we should look more realistically at the results of the three decades that have just passed. Not everything, unfortunately, has gone according to the expectations, sometimes illusions, that we had at the time of the implosion of the last totalitarianism of the 20th century.
New responsibilities await us and they are political. Whatever our social role, each of us has the task, at every level, of practising mediation and maturing vision. No one can call himself out of this process of responsibility, which we call ‘re-institutionalising’. Sustainability is path and goal, in a word, it is method. This is our research, method-in-progress: because stories are back and futures are already part of our present.
(version française)
Nouvelles responsabilités
Il est temps de parcourir l’au-delà qui habite déjà notre présent. Notre recherche géostratégique (boussole), marchant dans l’incertitude de ce que nous sommes et de ce que nous devenons, est aussi un appel : la méga-crise dégénérative et la guerre mondiale par morceaux dans lesquelles nous sommes plongés appellent chacun d’entre nous, pour ce qu’il sait et peut faire, à de nouvelles responsabilités.
Beaucoup se sont lassés des oppositions qui caractérisent et polluent le débat public, tant national qu’international, et qui demandent inévitablement à chacun de prendre parti pour l’un ou pour l’autre, le camp des amis ou le camp des ennemis, le camp du bien ou le camp du mal : comme si, en réalité, les défis n’étaient pas profondément interconnectés.
Il est difficile d’en prendre acte, mais c’est toujours le même homme qui génère la réalité et la fait dégénérer, qui construit des processus historiques toujours plus dynamiques, rapides et radicaux et qui insiste sur une pensée linéaire, figée et séparatrice. Il n’y a pas deux humanités : une bonne qui travaille pour le développement et la paix et une autre, mauvaise, qui travaille dans la direction opposée. Ce qui, bien sûr, ne signifie pas nier le mal et ne pas le reconnaître et l’affronter pour ce qu’il est : une atteinte inacceptable à la dignité de chaque être humain et à la préservation de la “maison commune”, la Terre. Nous réfléchissons à la guerre, et pas seulement à la guerre en Ukraine, en faisant clairement la distinction entre ceux qui envahissent et ceux qui sont envahis, et en soulignant notre conviction que la résistance doit être aidée et encouragée, même militairement. Nous reviendrons sur ce thème en précisant d’emblée que nous considérons la guerre comme la mort de la politique et que, même en temps de guerre, il faut faire travailler les diplomaties sans relâche et en toute confidentialité, en recherchant constamment des voies de dialogue.
La recherche que nous avons l’intention de développer et de partager se concentre sur une vision claire : la durabilité politico-stratégique du monde et des mondes. Nous entendons le mot durabilité dans un sens complexe, qui ne se limite pas à des domaines spécifiques : investir dans la durabilité signifie avant tout imaginer et donner de la force à une pensée qui sort des bas-fonds d’un XXe siècle encore présent dans la tête de beaucoup et dans l’ “âme” de nombreuses décisions stratégiques.
Il est particulièrement difficile, et en même temps stimulant, de trouver un point autour duquel concentrer le cœur de notre recherche. Nous pensons, de manière générale, que nous devons surmonter l’illusion de la séparation. Dans le monde où nous sommes, par choix et par responsabilité, personne ne peut penser se sauver ou, si l’on préfère, pouvoir se passer des autres. Il y a des moments dans l’histoire, et c’est celui que nous vivons, où le point de non-retour est évident. Aujourd’hui, pour ceux qui veulent voir, le thème est très clair : l’homme a inventé les possibilités de sa propre autodestruction et, en même temps, les possibilités de sa propre renaissance.
Parler de durabilité signifie parler de renaissance, non pas en recherchant un équilibre parfait des rapports de force, ce qui est impossible dans une réalité complexe et incertaine, mais en essayant de réunir autant que possible ce qui semble éloigné et inconciliable : parce qu’il y a toujours quelque chose qui transcende les intérêts réciproques et qui appelle chacun à partager la responsabilité du “destin planétaire”. Le moment est venu, en effet, de repenser – en haut et en profondeur – l’architecture planétaire que nous avons construite depuis la fin de l’Union soviétique : si, d’une part, nous avons vécu des décennies de grandes avancées et de progrès perceptibles, d’autre part, nous devrions regarder avec plus de réalisme les résultats des trois décennies qui viennent de s’écouler. Tout ne s’est malheureusement pas déroulé selon les attentes, parfois les illusions, que nous avions au moment de l’implosion du dernier totalitarisme du XXe siècle.
De nouvelles responsabilités nous attendent et elles sont politiques. Quel que soit notre rôle social, chacun d’entre nous a pour tâche, à tous les niveaux, de pratiquer la médiation et de mûrir la vision. Personne ne peut se soustraire à ce processus de responsabilité, que nous appelons “réinstitutionnalisation”. La durabilité est un chemin et un objectif, en un mot, c’est une méthode. C’est notre recherche, une méthode en cours : parce que les histoires sont de retour et que les futurs font déjà partie de notre présent.
Prospettive dai think tank – Perspectives from think tanks – Perspectives des think tanks
Worlds
Australia
Justin Bassi e Chris Taylor scrivono delle sfide per l’intelligence australiana nelle repentine trasformazioni geopolitiche. La centralità dell’OSINT – Justin Bassi and Chris Taylor write about the challenges for Australian intelligence in sudden geopolitical transformations. The centrality of OSINT – Justin Bassi et Chris Taylor décrivent les défis auxquels sont confrontés les services d’intelligence australiens dans le cadre de transformations géopolitiques soudaines. Le rôle central de l’OSINT – Australia’s intelligence community must adapt to stay ahead of the game | The Strategist (aspistrategist.org.au)
Stephen Clibborn e Chris F Wright scrivono dell’evoluzione, e delle revisioni in corso, della politica migratoria in Australia – Stephen Clibborn and Chris F Wright write about the evolution, and ongoing revisions, of migration policy in Australia – Stephen Clibborn et Chris F Wright écrivent sur l’évolution et les révisions en cours de la politique migratoire en Australie – Maintaining Australia’s status as an immigration nation (eastasiaforum.org)
Australia – New Zealand – USA – Pacific
Anna Powles e Joanne Wallis scrivono delle sfide di Australia e Nuova Zelanda nel Pacifico e, in particolare, nei rapporti con gli Stati insulari. Sullo sfondo, il ruolo degli USA – Anna Powles and Joanne Wallis write about Australia and New Zealand’s challenges in the Pacific and, in particular, in relations with island states. In the background, the role of the US – Anna Powles et Joanne Wallis s’intéressent aux défis que doivent relever l’Australie et la Nouvelle-Zélande dans le Pacifique et, en particulier, dans leurs relations avec les États insulaires. En toile de fond, le rôle des États-Unis – Smooth sailing or choppy waters for Australia, NZ and the US in the Pacific? | The Strategist (aspistrategist.org.au)
Central Asia
Rustam Khaydarov scrive dell’importanza geostrategica dell’Asia Centrale – Rustam Khaydarov writes about the geostrategic importance of Central Asia – Rustam Khaydarov parle de l’importance géostratégique de l’Asie centrale – Prospects for Cooperation Between Russia and Central Asia Amid the New World Order — Valdai Club
Europe
Michael Bayerlein scrive della carenza di medicinali e della necessità che l’Europa si doti di una strategia di produzione interna. Fondamentale è il tema delle catene di approvvigionamento – Michael Bayerlein writes about the shortage of medicines and the need for Europe to adopt an in-house production strategy. Fundamental is the issue of supply chains – Michael Bayerlein parle de la pénurie de médicaments et de la nécessité pour l’Europe d’adopter une stratégie de production interne. La question des chaînes d’approvisionnement est fondamentale – Medicine Shortages: Diversification of Supply Chains As the Primary Goal – Stiftung Wissenschaft und Politik (swp-berlin.org)
Europe – Latin America
Angel Melguizo e José Ignacio Torreblanca scrivono dell’importanza EU – Latin America and Caribbean (EU-LAC) Digital Alliance – Angel Melguizo and José Ignacio Torreblanca write about the importance of the EU – Latin America and Caribbean (EU-LAC) Digital Alliance – Angel Melguizo et José Ignacio Torreblanca parlent de l’importance de l’ EU – Latin America and Caribbean (EU-LAC) Digital Alliance – Digital diplomacy: How to unlock the Global Gateway’s potential in Latin America and the Caribbean | ECFR
India
Sanjeev S. Ahluwalia scrive che l’abbattimento delle emissioni dell’India è un fattore globale – Sanjeev S. Ahluwalia writes that India’s emission reduction is a global factor – Sanjeev S. Ahluwalia écrit que la réduction des émissions de l’Inde est un facteur mondial – Energy transition under fiscal and institutional stress | ORF (orfonline.org)
India – Russia – Europe
Harsh V Pant scrive dei rapporti di New Delhi con Mosca e con l’Europa – Harsh V Pant writes about New Delhi’s relations with Moscow and Europe – Harsh V Pant écrit sur les relations de New Delhi avec Moscou et l’Europe – India’s Tango With The West Over Russian Oil | ORF (orfonline.org)
Indonesia
Johannes Nugroho scrive del pericoloso mito del dominio economico dei cinesi indonesiani – Johannes Nugroho writes about the dangerous myth of the economic dominance of the Indonesian Chinese – Johannes Nugroho écrit sur le mythe dangereux de la domination économique des Chinois d’Indonésie – The danger of anti-Chinese sentiment in Indonesia’s election campaign | Lowy Institute
Israel
Ephraim Lavie, Mohammed S. Wattad e Meir Elram scrivono dell’aumento delle violenze del settore arabo della società israeliana. Le sfide per il governo – Ephraim Lavie, Mohammed S. Wattad and Meir Elram write about the increase in violence in the Arab sector of Israeli society. The challenges for the government – Ephraim Lavie, Mohammed S. Wattad et Meir Elram écrivent sur l’augmentation de la violence dans le secteur arabe de la société israélienne. Les défis pour le gouvernement – The Spiking Number of Homicides in Israeli Arab Society | INSS
Japan – UK – Italy
Takeshi Sakade scrive della cooperazione tra Giappone, UK e Italia, il Global Combat Air Programme – Takeshi Sakade writes about the cooperation between Japan, UK and Italy, the Global Combat Air Programme – Takeshi Sakade parle de la coopération entre le Japon, le Royaume-Uni et l’Italie dans le cadre du Global Combat Air Programme – The GCAP will see Japan’s fighter jet ambitions soar | East Asia Forum
Pakistan – South Asia
Aditya Gowdara Shivamurthy scrive della grave crisi che sta vivendo il Pakistan e dei diversi approcci dei Paesi dell’Asia meridionale – Aditya Gowdara Shivamurthy writes about the serious crisis Pakistan is experiencing and the different approaches of the South Asian countries – Aditya Gowdara Shivamurthy s’exprime sur la grave crise que traverse le Pakistan et sur les différentes approches des pays d’Asie du Sud – Between Democracy and Dictators: South Asia’s response to the Pakistani crisis | ORF (orfonline.org)
Russia
Maria Domańska scrive dell’emigrazione a sfondo politico dalla Russia – Maria Domańska writes about politically motivated emigration from Russia – Maria Domańska parle de l’émigration de Russie pour des raisons politiques – Russian Civil Society Actors in Exile – Stiftung Wissenschaft und Politik (swp-berlin.org)
Shanghai Cooperation Organisation – Pakistan
Ayjaz Wani scrive delle politiche della Shanghai Cooperation Organisation contro il terrorismo. Il ruolo del Pakistan – Ayjaz Wani writes about the Shanghai Cooperation Organisation’s policies against terrorism. The role of Pakistan – Ayjaz Wani s’exprime sur les politiques de l’Organisation de coopération de Shanghai en matière de lutte contre le terrorisme. Le rôle du Pakistan – Pakistan cripples SCO’s anti-terror potency | ORF (orfonline.org)
Somaliland
Un’analisi che mostra le sfide per la stabilità del Somaliland – An analysis showing the challenges to Somaliland’s stability –
Ukraine
Una iniziativa del Razumkov Centre discute le prospettive economiche dell’Ucraina per il 2023 – An initiative of the Razumkov Centre discusses Ukraine’s economic prospects for 2023 – Une initiative du Razumkov Centre examine les perspectives économiques de l’Ukraine pour 2023 – Expert discussion “The state, trends and forecasts of socio-economic development of Ukraine in 2023” (razumkov.org.ua)
USA
Rohit Kumar Sharma scrive dell’Executive Order del Presidente Biden per impedire l’utilizzo di spyware commerciali – Rohit Kumar Sharma writes about President Biden’s Executive Order to prevent the use of commercial spyware – Rohit Kumar Sharma s’exprime sur le décret du président Biden visant à empêcher l’utilisation de spyware commerciaux – The White House Executive Order on Commercial Spyware: Implications and Prospects | Manohar Parrikar Institute for Defence Studies and Analyses (idsa.in)
Topics
Cities – Diplomacy
Ricardo Martinez e Agustí Fernández de Losada, partendo dal Cities Summit of the Americas, scrivono dell’importanza e dell’evoluzione della diplomazia delle città – Ricardo Martinez and Agustí Fernández de Losada, starting with the Cities Summit of the Americas, write about the importance and evolution of city diplomacy – Ricardo Martinez et Agustí Fernández de Losada, en commençant par le Sommet des villes des Amériques, écrivent sur l’importance et l’évolution de la diplomatie des villes – CIDOB – The Cities Summit of the Americas: a commitment to synchronous diplomacy
Climate action
Un report a cura di Shayak Sengupta e Sagatom Saha su come governare la transizione verde – A report by Shayak Sengupta and Sagatom Saha on how to govern the green transition – Un rapport de Shayak Sengupta et Sagatom Saha sur la manière de gouverner la transition verte – Green transitions in the era of green subsidies: Ensuring no country is left behind | ORF (orfonline.org)
William Ruto, Presidente del Kenya, scrive dell’urgenza di lavorare sui cambiamenti climatici – William Ruto, President of Kenya, writes about the urgency of working on climate change – William Ruto, président du Kenya, écrit sur l’urgence de travailler sur le changement climatique – Walking our talk on climate action | The Strategist (aspistrategist.org.au)
Global order
Ian Hill scrive delle conseguenze geopolitiche della guerra in Ucraina – Ian Hill writes about the geopolitical consequences of the war in Ukraine – Ian Hill s’exprime sur les conséquences géopolitiques de la guerre en Ukraine – Russia’s invasion of Ukraine is spurring a transition of global order | Lowy Institute
Maritime transport
Un report analizza le trasformazioni necessarie per il settore del trasporto marittimo e della logistica nel quadro dei cambiamenti geoeconomici. Il ruolo del G20 – A report analyses the transformations needed for the maritime transport and logistics sector in the context of geo-economic changes. The role of the G20 – Un rapport analyse les transformations nécessaires pour le secteur du transport maritime et de la logistique dans le contexte des changements géoéconomiques. Le rôle du G20 – Resilient GVCs Amidst Geopolitical Fragmentation: The Role of Infrastructure Investments in the Maritime Economy | ORF (orfonline.org)