Strategia complessa dell’uomo creativo. In riflessione con Enrico Savio

(di Marco Emanuele)

‘Le macchine seguono, simulano, emulano e apprendono anche in autonomia, ma un piano strategico è il risultato complesso di internazioni e interferenze di gran lunga superiori’ (Enrico Savio, Principi attivi di strategia, Rubbettino, 2022, p. 14).

Seguiamo l’elaborazione di Enrico Savio nella consapevolezza, ormai conclamata seguendo la realtà, che il pensiero lineare ha fallito. Da anni, non comprendendo più il mondo, cerchiamo di ridurre ogni fatto, e peggio ogni pensiero, a ‘ingabbiamenti binari’, come se – così facendo – fosse possibile qualsivoglia strategia.

In aggiunta, ormai dentro una inarrestabile rivoluzione tecnologica, vorremmo delegare la decisione strategica all’algoritmo di turno, di fatto accantonando la complessità dell’intuizione umana, ciò che dovrebbe guidare le macchine anziché diventarne esecutore passivo.

La realtà, anzitutto la nostra di esseri umani, vince sulla semplificazione. Troppe sono le dinamiche, in termini di opportunità o di rischio, per giustificare la resa dell’uomo creativo all’uomo che si adegua. Troppa è la complessità che portiamo dentro, e nella realtà, per lasciarla governare ad altro che non sia il nostro pensiero.

Ci vuole, per comprendere e per governare il futuro già presente, un sussulto di pensiero complesso. Solo attraverso di esso, infatti, riusciremo a essere strategici, anzitutto non sovrapponendo, come troppo spesso avviene, tattica e strategia. Perché la seconda riguarda ciò che ancora non si vede, l’onda lunga che – nella policrisi de-generativa e nella guerra mondiale a ‘pezzi’ – ci mostra l’unicum di realtà che non può essere spezzato attraverso una ‘banale’ separazione binaria.

Nel nostro lavoro, ricerca nella sostenibilità strategica del mondo e dei mondi, la strategia à-la-Savio, attraverso il pensiero complesso, è fondamentale. Nessun algoritmo, infatti, potrà essere decisivo a ri-costruire relazioni in un mondo-mosaico; l’algoritmo potrà solo contribuire, ed è già molto, nel supportare l’uomo creativo. I tempi diventeranno più bui se l’uomo continuerà ad adeguarsi, senza strategia.

La riflessione continua …

 

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